Chiese edifici e monumenti - Città di Locri
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Chiese, edifici e monumenti
Chiesa di S. Caterina.
Le origini della chiesa risalgono al 1843,quando i pescatori del litorale geracese fondarono il primo luogo di culto nella borgata marina, n un locale attiguo ad un fabbricato per lo smercio del sale,concessso loro in uso dal Comune di Gerace.
Nel 1855, costruita la prima chiesa fu traslata da Gerace Superiore la parrocchia di Santa Caterina.
L'attuale chiesa, in stile romanico - lombardo risalente al 1923 è stata edificata su progetto dell' ing. reggino Francesco Romeo.
I decori pittorici del presbiterio e del catino absidale sono opera di Nik Spatari mentre quelli della navata centrale che illustrano la storia religiosa della Diocesi sono si M.Muscari.
Di pregio conserva sculture lignee processionali di artigiani serresi risalenti al 1850.
Chiesa S.Maria del Mastro
Trae origine dalla chiesa geracese di S.Maria de Jeragio (1804), la cui parrocchia fu trasferita alla Marina di gerace nel 1908. L'attuale chiesa in stile romanoico - lombardo, fu edificata nel 1933 per volere del Vescovo Girogio del Rio.
L'interno a croce latina è a tre navate. Le navate laterali concludono con due cappellette, quella di destra reca i nomi dei soldati geracesi caduti nella prima guerra mondiale, l'altra, con altare marmoreo, porta inciso lo stemma del vescovo Mons.Giovanni Battista Chiappe. Nella parte mediana della navata sinistra si trova la scultura marrmorea raffigurante il vescovo Saverio Mangeruva (1872 - 1905) e il sarcofago del vescovo Alberto Arduino, vescovo in estremo oriente e poi della Diocesi di Gerace-Locri (1962 -1972).
Chiesa di S.Biagio
Sorge nel rione"sbarre". Fu traslata nel 1908 da Gerace dove era stata fondata nel XV sec. Architettonicamernte è molto semplice. Sul prospetto all'altezza del timpamno sono collocate tre statue: S. Biagio, S. Antonio e S.Teresa.
L'interno mononavata, conserva una tela di V.Valerioti del 1842 rappresentante l'Annunciazione e nel catino absidale un'affresco effigiante le"nozze di Cana" opera del cosentino Guido Faita, allievo di Emilio Juso, pittore di scuola vaticana.
Chiesa dell'Addolorata
La chiesa, dono del Pontefice Pio X , fu costruita originariamente in legno lamiera.
Chiesetta di S.Filareto
E' un oratorio inglobato in un'antica masseria del settecento in contrada S.Fili.
Il tempietto,con campaniletto a vela è mononavata ad impianto quadrato.Conserva un affresco di cui si ignora l'autore datato 1891, raffigurante la Madonna col Bambino,San Gerolamo e San Filareto (monaco contadino dell'XI sec.) e l'antico stemma di marmo bianco dei Piconeri, fondatori della piccola costruzione.
Palazzo comunale.
Il palazzo, del 1880, di stile rinascimentale opera dell'architetto fiorentino Alberto Spinola, è la più grande costruzione pubblica istituzionale della Locride.
A tre piani con corte interna presenta un prospetto armonico scandito da lesene bugnate, culmina con il grande frontone nel quale è collocato l'orologio cittaddino a numeri romani
Delle quattro ali previste dal progetto origirario furono realizzate soltanto quelle esposte a Nord, Est e Sud. Quella a ovest architettonicamente forse più interessante che prevedeva la costruzione del teatro comunale, non fu realizzata e vi si elevò un alto muro di chiusura della corte interna. Oggi al suo posto è stata costruita la nuova architettura del "Palazzo della Cultura".
L'edificio, sottoposto a vincolo storico (L.1089/39), conserva alcune testimonianze storiche cittadine
Palazzo "Fondazione Vincenzo Scannapieco".
La costruzione di stile neoclassico è opera dell'ing.Augusto Piccolo.
- Fu Edificato nel 1923 per dare ospitalità all'infanzia abaandonata per volere testamentale di Vincenzo Scannapieco, originario di Maiori, trasferitosi a Gerace Marina (Locri) ove svolse una proficua attività di commerciante.L'edificio nel corso degli anni è stato adibito a diverse funzioni. Oggi è sede del Liceo Classico "Ivo Oliveti" e dell'Ente Morale "V.:Scannapieco" (R.D.27.12.1927).
Palazzo "Fondazione Giuseppe Zappia".
L'edificio del primo novecento, si sviluppa su due piani con un ripetersi di finestre su tutti i suoi lati e con la parte centrale del prospetto aggettante sul quali si aprono tre alti portali e possiede un'ampio parco verde. La costruzione realizzata dall'avv.Giuseppe Zappia, magistrato della Corte di Cassazione, è sede dell' omonimo Ente Morale (D.P.R. 4.9.1962).
Palazzo Teotino -Nuieddu del Rio.
E' uno tra i primi palazzi del centro storico ad essere costruito ed è indicato di proprietà di Bruno Teotino della prima planimetria del progetto di ampliamento urbano del 1872.
Nel primo novecento appartenenneanche ai Nieddu Delrio, famiglia originaria della Sardegna, qui trasferita con l'insediamento a vescovo di Gerace di mons.Giorgio Delrio (1096 - 1920). Il palazzo mostra i segni tipici di struttura a pianta rettangolare con corte centrale e scalone a giorno di tipi napoletano. Oggi il plazzo è di proprietà comunale.E' sede museale e di congressi.
Monumento ai 5 Martiri di Gerace.
Fu eretto nel 1872, opera degli scultori carraresi Isola e Casani, e realizzato con il concorso dei cittadini dei Comuni del Circondario. E' composto da una base granitica sormontata da un obelisco pentagonale in marmo bianco con sui lati epigrafi commerative dedicate a Martiri: Michele Bello di Siderno, Mazzone Pietro di Roccella Ionica, Ruffo Gaetano di Bovalino, Salvatore Domenico di Bianco e Verduci Rocco di Caraffa. Sulla base poliedrica v'è sistemata una grandfe aquila in bronzo ad ali spiegate, opera dello scultore futurista Fortunato Longo.
Monumento ai caduti di Gerace Marina nella prima guerra mondiale.
In piazza Re Umberto, tra le ville e il palazzo comunale primeggia il monumento . Fu inaugurato nel 1926. Il gruppo bronzeo, allestito dallo scultore romano Torquato Tamagnini è composto da una base piramidale in travertino, sormontata da un 'ara recante un fante in divisa con la testa il braccio appoggiate alla base dell'ara stessa ,dove s'erge una figura femmnile in peplo (la vittoria) con il braccio proteso in alto, nella cui mano stringe una fiaccola.
Monumento a Nosside.
Situato sul piazzale del Lungomare la scultura in bronzo è stata realizzata dallo scultore Tony Custureri. Essa rappresenta l'ipotetica figura della poetessa magno-greca locrese Nosside.
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