Notizie dal Comune - Comune di San Giovanni in Fiore (Provincia di Cosenza)
Sommario di pagina
Ultime notizie
Un Centro di Documentazione sugli Usi, Costumi e Tradizioni della città. E' il progetto messo in atto dall'Assessore alla Cultura, Giovanni Iaquinta.
Un incontro molto partecipato ha dato il via al progetto voluto dall’assessore alla Cultura del Comune di san Giovanni in Fiore, Giovanni Iaquinta, teso alla costituzione di un Centro di Documentazione sugli Usi, Costumi e Tradizioni della città. “Uno tra gli appuntamenti più importanti -, così lo ha definito il titolare della Cultura sangiovannese – che vuole essere un atto d’amore verso la città. un gesto di attenzione verso l’identità locale che si sostanzia attraverso l’ascolto di tutti coloro che vogliono offrire il loro contributo, le proprie conoscenze, l’impegno per far emergere, se mai ve ne fosse bisogno, che la nostra non è una città anonima. Non partiamo da zero – ha tenuto precisare Iaquinta – poiché abbiamo la nostra cultura, il nostro territorio, il nostro ambiente, il nostro patrimonio che meritano una visibilità maggiore. A cominciare dal Museo Demologico, che rappresenta, per certi versi, una scelta innovativa compiuta da questo comune nel 1984 che rappresenta il luogo di interesse per l’analisi della storia, dell’economia, delle tradizioni e dei caratteri folkloristici delle popolazioni silane, ma che necessita di miglioramenti e di un profondo rinnovamento per incrementare la sua funzione di attrattore di flussi turistici, che al momento si è affievolita e ridimensionata rispetto al numero dei visitatori”. Il Centro di Documentazione, fungerà da luogo di incontro e di confronto, come catalizzatore di dati intorno alla cultura materiale del territorio, al fine di divenire luogo di esaltazione di un immenso patrimonio orale che non si può correre il rischio di perdere, poiché significherebbe una perdita collettiva della memoria locale. In questo ambito, l’Assessore Iaquinta ha spiegato ai partecipanti, la necessità di un taglio operativo degli incontri che si dovranno articolare in almeno tre macroaree nelle quali sono contemplati le usanze religiose, il ciclo delle stagioni, la ritualità delle famiglie, ecc. Un’analisi a 360 gradi, insomma, di quelli che sono gli usi, i costumi e le tradizioni locali. Verificare perciò la persistenza di alcune tradizioni e usanze e le varianti che hanno eventualmente subito nel tempo, perché racchiudono lo spirito del nostro popolo e la nostra storia. A questo proposito si costituiranno dei tavoli tematici che saranno dedicati all’abito delle donna sangiovannese: ‘U Rituortu, per addivenire a stabilire un disciplinare che regolamenti con obiettività storica e documentata qual è la sua vera tradizione; gli aspetti enogastronomici che raccontino e documentino i sapori genuini e tipici e i profumi di una volta; la tradizione tessile, orafa, della lavorazione della pietra che in alcuni casi si perpetuano ancora e narrano la laboriosità del nostro popolo; la tradizione linguistica che rappresenta un patrimonio che và sempre più perdendosi e il recupero del dialetto sangiovannese, che in molte frasi rende ancora di più e meglio della lingua italiana il significato delle parole. “Mettiamo ancora una volta in atto la politica dell’ascolto – sottolinea l’assessore Iaquinta – facciamo da incubatore di idee per produrre sistema, per realizzare un lavoro comune che mira a salvaguardare e custodire usanze, tradizioni e costumi di vita che vanno tramandati e registrati per il significato sociale che hanno e di là dalle frasi di circostanza, provare a capire se, accanto all’atto dovuto verso la nostra storia locale, ricchissima, si possono creare anche le condizioni per guardare a questioni occupazionali, partendo da questa materia, con particolare riferimento ai nostri giovani disoccupati. Che sarebbe doppiamente servire la nostra città e una comunità che ha bisogno di esprimerci ancora di più. In questo senso investire in cultura e in nuova occupazione è il miglior viatico per il futuro.”