Centro Internazionale di Studi Gioachimiti - Comune di San Giovanni in Fiore (Provincia di Cosenza)
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Centro Internazionale di Studi Gioachimiti
Nel 1950 la medievalista inglese Marjorie Reeves, ritenuta la più grande conoscitrice del pensiero di Gioacchino, durante un suo viaggio di studio a San Giovanni in Fiore ebbe modo di notare, con non poca perplessità, quanta negligenza e quanto disinteresse regnasse in quel tempo nella comunità silana, nei confronti della storia, del messaggio e dei luoghi legati alla figura di Gioacchino da Fiore. Anni dopo, in occasione del primo Congresso di studi Gioachimiti tenutosi nel 1979, la ricercatrice prese atto di una realtà profondamente diversa da quella degli anni ’50: “la mia prima impressione fu di sentire rinnovato l’orgoglio per l’abate… Gioacchino era entrato ancora una volta nella memoria del popolo”. Da quel momento in poi la comunità del grosso centro silano riscopriva e rivalutava compiutamente la propria memoria collettiva, il proprio passato, la propria storia. La prima grande conquista per il popolo florense fu l’istituzione del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti diventato nel tempo il punto di riferimento, di collegamento e di promozione delle ricerche sull’Abate.
Dal 2 dicembre del 1982, anno della sua costituzione, il Centro svolge un’intensa attività scientifica e divulgativa, editoriale e convegnistica, formativa e didattica, sul messaggio dell’illustre profeta, riconosciuto solennemente quale legittimo interprete dell’identità collettiva sangiovannese. Istituito con il patrocinio delle Amministrazioni comunali di San Giovanni in Fiore, Celico e Luzzi, ha ottenuto l’adesione nel 1985 della Comunità Montana Silana e dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza.
Le finalità che il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti si propone, oltre alla promozione e allo svolgimento di attività di studio e ricerca attinenti alla vita, all’opera e ai tempi di Gioacchino da Fiore, vanno dalla pubblicazione delle sue opere alla formazione e aggiornamento rivolti anche a docenti e alunni delle scuole di ogni ordine e grado, alla divulgazione delle opere attraverso la collaborazione con altre istituzioni; dall’illustrazione dei risultati delle attività svolte dal Centro, all’incremento e alla crescita degli archivi della biblioteca gioachimita, raccogliendo in forma organica fonti, documenti e testimonianze utili; dai bandi di concorso per borse di studio aperti a studiosi e specialisti, all’assegnazione di premi a studiosi che hanno dato rilevante contributo agli studi gioachimiti; dall’organizzazione ogni cinque anni di un congresso internazionale, al contributo alla valorizzazione dei beni culturali collegati alla figura dell’illustre abate di Fiore.
Il Centro è attualmente presieduto dal prof. Riccardo Succurro. I contributi e le sovvenzioni attraverso i quali il Centro esercita le proprie attività, vengono messi a disposizione dalle Amministrazioni Comunali di San Giovanni in Fiore, Celico e Luzzi, da altri enti pubblici e privati, dall’Amministrazione provinciale di Cosenza, dalla Regione Calabria e dallo Stato, nonché da lasciti e donazioni effettuate da persone fisiche e giuridiche o altre entrate di qualsiasi natura e provenienza. L’ultimo articolo dello Statuto del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti prevede in caso di scioglimento del Centro che il patrimonio venga evoluto al Comune di San Giovanni in Fiore.
Uno degli ambiti di studio del Centro, ha interessato la ricognizione e la collocazione dei codici di Gioacchino, fino ad allora disponibili soltanto nelle ristampe anastatiche delle edizioni veneziane del 1500, oppure in opere più recenti perlopiù incomplete ed imprecise. Questo lavoro ha portato alla pubblicazione dell’Opera Omnia dell’abate, con il contributo dell’Istituto storico italiano per il Medioevo e con i Monumenta Germaniae Historica, e con il patrocinio dell’Accademia nazionale dei Lincei e della Berlin-Branderbugische Akademie der Wissenschaften.
Va ricordata inoltre la riproduzione della raccolta manoscritta più antica delle opere di Gioacchino, il codice 322 della Biblioteca antoniana di Padova, che ha rappresentato un eccezionale contributo nel campo della codicologia, della paleografia e della filologia di interesse non solo gioachimita. Si tratta di un bene artistico di grande valore, prodotto da un gruppo di amanuensi subito prima o subito dopo la morte dell’abate e ornato da una scrittura, in caratteri gotici, monocrome e policrome, che dimostra grande maestria nell’arte della miniatura.
La riedizione del Libro delle Figure, avviata dal Centro, ha rappresentato un ulteriore successo, poiché si tratta dell’opera di teologia figurale e simbolica del Medio Evo più conosciuta ed importante. Nelle stupende tavole incluse nella raccolta, è perfettamente illustrato il complesso pensiero profetico dell’Abate florense, basato sulla teologia trinitaria della storia e sulla esegesi concordistica della Bibbia. Il Centro ha allestito una mostra permanente delle Tavole del Libro delle Figure nella navata esterna della chiesa abbaziale, inoltre, anno per anno, viene pubblicata la rivista del Centro “Florensia”, con una tiratura media annua di 1.000 copie, dal 1987 ospita articoli in più lingue e, di tutti offre una sintesi in inglese, in cui convergono i risultati delle ricerche e gli aggiornamenti sulla bibliografia di argomento gioachimita e che costituisce uno strumento fondamentale dei collegamenti e delle collaborazioni scientifiche tra gli studiosi di tutto il mondo. In collaborazione con il C.N.R. italiano e
Nell’ottobre 2001, grazie all’interessamento del Centro, è stata portata alla luce una scoperta straordinaria: i resti del primo Protocenobio di Fiore costruito da Gioacchino nel
Per quanto riguarda il marchio del Centro Studi, questo non poteva che esser rappresentato dai Tre Cerchi Trinitari, scelta compiuta dai soci fondatori del Centro nel 1981: “la figura dei cerchi trinitari è una sintesi simbolica completa della teologia trinitaria e della teologia della storia di Gioacchino da Fiore,” come spiega il prof. Salvatore Oliverio, Presidente del centro Studi fino al 2009: “Essa inoltre esprime in modo armonico un potente senso geometrico di dinamismo, di ordine, di equilibrio e di compenetrazione.”
Il Centro dispone di un buon sito internet, al quale è possibile accedere da ogni parte del mondo apportando il proprio contributo e ricevendo materiale, collaborazione e notizie; è interessante soffermarsi a scorrere il blog: è un esempio dell’alto valore attribuito a Gioacchino, che si evince dai numerosi messaggi di studiosi, ammiratori, universitari, che provengono da ogni parte del mondo.
Per ulteriori informazioni e contatti: www.centrostudigioachimiti.it