Arte e Cultura
Russo Cataldo
Cataldo Russo (nella foto di Basso Cannarsa / Tranchida) è nato nel 1948 a Crucoli, un paesino della fascia ionica calabrese. Figlio di contadini, come i tanti adolescenti della sua età e condizione sociale, interrompe gli studi subito dopo aver conseguito la licenza elementare per andare a imparare un mestiere presso gli artigiani locali. Due anni più tardi in paese viene istituita una sezione dell'avviamento commerciale. Russo riprende gli studi che segue con grande interesse e voglia di recuperare il tempo perduto. Durante l'estate lavora come manovale in edilizia o aiuta i suoi nei lavori dei campi.
Conseguita la licenza commerciale (il padre quasi sessantenne, per sfuggire alle condizioni di miseria in cui versa la famiglia, come la maggior parte dei contadini calabresi, è nel frattempo emigrato in Germania, a Waiblingen), si iscrive all'Istituto Tecnico per Periti Chimici di Crotone. Scelta obbligata dalla presenza a Crotone di alcuni impianti della Montecatini e della Pertusola che fanno della città il polo industriale della Calabria e sembrano aprire serie prospettive di lavoro. Porta a compimento gli studi senza difficoltà, ma anche senza grossi entusiasmi perché nel frattempo scopre l'amore per le materie letterarie e gli studi sociali. Durante il periodo scolastico è politicamente attivo sia come responsabile Inca che come dirigente dell'Alleanza Contadini. A fianco dei contadini e delle raccoglitrici si batte per migliorare le condizioni di lavoro e di vita della sua gente. Conseguito il diploma può dedicarsi con maggiore impegno alla lettura e alle lotte sociali.
Si iscrive alla facoltà di Lingue e Letterature straniere presso l'Università di Bari per dare concretezza alla sua passione letteraria, ma non frequenta perché occupato come applicato di segreteria avventizio per circa un anno presso il municipio di Crucoli. Intanto porta a compimento la sua prima esperienza narrativa.
Nel 1971 lascia il lavoro di applicato per impegnarsi nella competizione elettorale, convinto che il cambiamento può rappresentare la sola rottura con quel passato fatto di sfruttamento e rassegnazione.
La lotta è impari, ma ha l'entusiasmo di chi non ha posizioni di privilegio da difendere o calcoli da realizzare. L'anno dopo si trasferisce a Milano dove trova occupazione in un collegio e in un bar. Diventa difficile, in queste condizioni, conciliare gli impegni di lavoro con quelli di studio, ma non per questo si arrende. Si reca in Inghilterra dove trova occupazione come cameriere e aiutante cuoco. Dal 1975 al 1976 lavora presso l'Avis in qualità di "rental agent". Intanto porta a compimento gli studi universitari e, nel 1975, si laurea presso lo IULM di Milano con una tesi su "Alcuni viaggiatori stranieri nel Sud Italia, con particolare riferimento a George Norman Douglas". Nel 1975 è di nuovo impegnato nelle elezioni.
Nel 1976, dopo aver sposato Maria Cavallaro, inizia la sua attività di insegnante di lingua e letteratura inglese. Nel 1977 nasce il primo figlio, Giuseppe. Nel periodo che va dal 1972 al 1982 scrive principalmente poesie e qualche lavoro teatrale. Nel 1984 nasce Elsa. Intanto Maria Cavallaro trova lavoro e Cataldo Russo può dedicarsi agli impegni letterari che ormai rappresentano una scelta di vita. Nel 1985 pubblica il volume di poesie Il coperchio, i cocci e la luna. Nel 1988 inizia a lavorare a Il cielo sopra di me. Nel 1990 Amori, disamori e blablaismi, otto racconti tra il serio e il faceto in cui, come scrive A. Giaccone nella prefazione, non risparmia nessuno dei segni della contemporaneità. E' una satira sottile che mette sotto accusa non solo il vecchio "stile italiano" fatto di corruzione e provincialismo, ma anche quello "nuovo" fatto di rampantismo e qualunquismo. Nel 1992 pubblica Gli altri sequestrati, un dramma teatrale in cui, partendo dal sequestro Casella, attacca la criminalità organizzata calabrese che di fatto tiene prigionieri non solo gli occasionali sequestrati, ma intere comunità. Il dramma sarà rappresentato al Teatro Olmetto di Milano nel marzo 1996. Nel 1994 pubblica il romanzo Il precario con una prefazione di Mario Spinella.
La collaborazione con l'editore Tranchida, iniziata nel 1997 con la pubblicazione del suo romanzo I recinti di Don Pietraviva, prosegue con l'edizione italiana de Il sogno della camera rossa di Cao Xueqin (1997), di Buddha insegna (1997) tratto dal Dhammapada e de I dialoghi di Krishna sull'anima (1998) tratto dal Bhagavadgita. Nel 2002 completa Il cielo sopra di me.
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